
19 Ott La psicologia aiuta le prestazioni sportive
Sono numerosi i testi e le testimonianze che vanno in questa direzione, cioè quella di migliorare una prestazione sportiva grazie alla visualizzazione interiore.
Nel 1873 il fisiologo inglese William Carpenter dimostrò che immaginando un movimento muscolare, questo determina una stimolazione (effetto ideomotorio).
“Il potere della nostra immaginazione può dirsi pressoché infinito. L’immaginazione visiva condivide con la reale percezione diverse caratteristiche. Quando immaginiamo di compiere una data azione, vari parametri fisiologici corporei si comportano come se noi stessimo effettivamente eseguendo quella stessa azione. La frequenza cardiaca e respiratoria aumentano durante l’immaginazione di compiere esercizi motori. Tali aumenti inoltre, così come accade nel reale esercizio fisico, crescono linearmente col crescere dello sforzo immaginato.” Questo è quello che scrive Gallese nel suo testo La molteplice natura delle relazioni interpersonali.
“Ho iniziato a visualizzare nel 1978. La mia visualizzazione è stata perfezionata sempre di più col passare degli anni. Questo è ciò che veramente mi ha dato il record del mondo e le medaglie olimpiche. Mi vedo nuotare in gara prima della gara reale ….. Circa 15 minuti prima della gara ho sempre visualizzato la gara nella mia mente e “vedo” come andrà. Vedo dove sono tutti gli altri, e poi mi concentro su di me. Non mi preoccupa nessun altro. Penso alla mia propria gara e a nient’altro …. Stai realmente nuotando la gara. Nella mia mente … mi sento in acqua” Questo è quello che ha scritto Terry Orlick nel suo libro Mental Links to Excellence.