Si è sempre detto che il colesterolo “buono” (Hdl, ovvero le lipoproteine ad alta densità) avesse una funzione di “spazzino” per le arterie.
E in effetti la descrizione coincide con i fatti, ma quando questo dato supera certi livelli non è poi così “buono”.
Da uno studio americano presentato al congresso della Società Europea di Cardiologia ha illustrato i risultati dello stesso.
Un’osservazione di lungo periodo di circa 4 anni su 6000 pazienti che avevano già avuto un evento cardiovascolare. Il Dott. Marino Scherillo, riporta in una Sua intervista, questi pazienti veniva divisi in 5 gruppi in base ai livelli di colesterolo Hdl e controllati nel tempo.
Lo studio osserva che, coloro che avevano un colesterolo Hdl superiore a 60 miligrammi per decilitro riportavano un rischio di infarto o morte improvvisa per cause cardiovascolari raddoppiato rispetto a coloro che avevano valori Hdl compresi tra 41 e 60.
Dott. Massimo d’Angelo
Dott. Massimo d'Angelo
Dietista Nutrizionista
Il Dott. d’Angelo sviluppa trattamento dietoterapico come mezzo di prevenzione e di cura di malattie o di loro complicanze e di mantenimento dello stato di salute. Combinare i diversi alimenti secondo principi dietoterapici potenzia l’effetto farmacologico della terapia medica in corso.
Riceve a Bologna, Ferrara, Milano, Padova e Verona.
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